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domenica 6 aprile 2014

VOTO DI SCAMBIO, PENE PIU' LEGGERE PER I POLITICI

Contrari i Cinque Stelle! La Camera approva, ddl torna al Senato

Dai 7 ai 12 anni di carcere si passa ai 4-10. Contrari i deputati Cinque Stelle.
Ma il procuratore antimafia plaude: «Una norma perfetta e veramente utile»
voto di scambio approvato, pene più leggere

Arrivano pene più leggere. Cambia alla Camera il ddl sul voto di scambio, cioè l’articolo 416-ter dopo le critiche di “tipizzazione” di una norma criticata da magistrati e giuristi perché eccessivamente estesa. Un aggiustamento che fa dire al Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti che ora «abbiamo una norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia».  

 

Il testo modificato dovrà tornare al Senato. Oltre la norma criticata perché troppo «estesa» Montecitorio ha modificato altre due passaggi dell’articolo unico. 
Le modifiche più consistenti riguardano l’abbassamento della pena: per il reato di scambio politico mafioso non sarà più dai 7 ai 12 anni di carcere ma passerà da 4 a 10 anni. Viene poi eliminato il principio della punibilità del politico «che si mette a disposizione» dell’organizzazione mafiosa, cioè la norma ritenuta eccessivamente estesa. 

Tra chi plaude, in prima linea c’è Fi che aveva fatto della modifica una sua battaglia di principio.«Siamo orgogliosi di aver contribuito a scrivere una norma efficace per la lotta alla criminalità organizzata, e al testo stesso conforme ai principi costituzionali. Abbiamo da subito denunciato come il testo licenziato dal Senato contenesse evidenti profili di incostituzionalità; dapprima da soli, e poi, nel corso di questi giorni, con il sostegno di tante voci autorevoli ed indipendenti di studiosi, giuristi, magistrati, e veri protagonisti della lotta alla mafia, che hanno condiviso le nostre preoccupazioni. Il nostro allarme - proseguono - era stato portato anche all’attenzione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano», ricordano i parlamentari di Fi.  

Ma alla fine tutti i gruppi all’unanimità hanno votato per la nuova formulazione della legge, tranne M5S che ha motivato tra le critiche dei colleghi di Aula la sua contrarietà al testo. Per il governo è stato il sottosegretario Cosimo Ferri a salutare il nuovo testo: «Rappresenta il risultato di un importante sforzo congiunto fatto dal governo e dalle principali forze parlamentari». «È stato elaborato un testo che costituisce un punto di sintesi e di equilibrio che tiene conto delle problematiche e delle criticità evidenziate nel corso dell’iter parlamentare. Si è fatto un importante passo in avanti nella lotta alla mafia,riuscendo a coniugare le esigenze di efficienza ed efficacia della macchina investigativa e giudiziaria con quelle di garanzia del diritto di difesa». Simile il giudizio del Presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi.

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